lunedì 7 dicembre 2009

Bon anniversaire Vincent!

Venerdì scorso, 27 novembre, era il compleanno di Vincent: per onorarlo, spendendo zero soldi ma perdendo un intero pomeriggio a cazzeggiare in una delle residenze UdeM invece di studiare, abbiamo realizzato questo video! Lui lo apprezzato molto, spero a voi almeno serva per avere un supporto visivo ai personaggi che popolano i miei resoconti (per quanto, lo ammetto, rari).

Enjoy!

http://www.youtube.com/watch?v=VcNPZBic9A4


martedì 24 novembre 2009

Classifica delle città canadesi viste fin'ora

1. Montréal...per i mille motivi che ho già espresso via molteplici mezzi di comunicazione...è la città più autentica, grazie a tutte le comunità che la abitano, grazie alla creatività che la anima e alla cultura che è viva, nella difesa fiera della francofonia come nell'apertura all'inglese, nei festival a ripetizione, nei tanti teatri con produzioni originali, nei tantissimi gruppi emergenti, nella cultura del buon cibo, nel suo godersi al massimo l'estate all'aperto e nel sapere sfruttare a pieno l'inverno...riporto dal catalogo di M for Montreal (festival dove ho lavorato la settimana scorsa):
"Residents are cooped up indoors for six months a year, an annual pause that stimulates creativity and infuses local with a tremendous rush of adrenaline that is impossible to ignore once spring finally hits." Aggiungiamo a tutto questo una Little Italy degna di questo nome, dove un giorno entrerò in pasticceria e morirò lì, ed il quadro è completo.

2. Toronto...anglofonia palpabile, downtown figa, vita notturna, tanti quartieri diversi ( a parte little italy, che ancora mi chiedo se non l'abbiamo trovata noi o se fosse davvero così misera), lake Ontario,parchi e musei...last but not least il paesaggio dell'Ontario che si attraversa per raggiungerla è bellissimo.

3. Québec... pro: buon cibo, atmosfera da parigi/impero austroungarico, localini carini, un sacco di arte, begli edifici. contro: la fintaggine di certi edifici quali il bellissimo Chateau Frontenac, che doveva essere la residenza dei governatori ed è un albergo/mall stralussuoso con all'entrata un negozio di souvenir di fianco ai lampadari di cristallo e i quadri, costruito nell'800 sulle rovine di 4 o 5 residenze costruite a partire dal '600 e tutte crollate, il piano terra pullulante di giapponesi fotocameramuniti.

4. Ottawa... Ok, era il giorno del ringraziamento (12 ottobre in Canada) e probabilmente tutti erano in casa a mangiare tacchino. Ma la CAPITALE del Canada era comunque deserta, i negozi chiusi (tranne uno Starbucks e un Second Cup - la versione canadese - che si fronteggiavano ai lati opposti di una strada); abbiamo mangiato un hot-dog da un ambulante di fronte al Parlamento del Canada. Non si è capito se ci abiti qualcuno perchè tutti, tutti gli edifici avevano la scritta "Canada" con relativa foglia d'acero, ergo la maggior parte erano edifici governativi. Non è una brutta città, ma l'impressione generale è stata di noia profonda, confermata poi da un'altra volontaria di M for Montreal che ci ha studiato per un po' e poi ha scelto di finire gli studi a Montréal.

prossimamente: Chicca crosses the U.S. border! Boston e New England

lunedì 23 novembre 2009

Shopping invernale

Il freddo è ormai alle porte, ed è quindi tempo di fare i grandi acquisti dell'anno, ovvero un piumino e un paio di stivali che tengano pioggia, neve e freddo fino a -25 gradi. La ricerca è lunga ed estenuante, e i prezzi proibitivi. Senonchè qualcuno dice che si possono aspettare i saldi, ovvero ibernarsi fino a gennaio. Ma c'è anche un'altra possibilità! Il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano in Italia e chiamato Boxing Day nei paesi anglosassoni, nei quali il cittadino è chiamato in prevalenza consumatore o anche "tax payer",è stato scelto in Canada come giornata del prezzo stracciato. Già che siamo in vacanza...
Non cambia che il Québec sia francofono, questa usanza è ben radicata anche qui, me lo sono sentita consigliare più volte nelle mie varie missioni stivalesche...senonché, leggo su wikipedia:

Many retailers open very early (typically 5 am or even earlier) and offer doorbuster deals and loss leaders to draw people to their stores. It is not uncommon for long queues to form early in the morning of 26 December, hours before the opening of shops holding the big sales, especially at big-box consumer electronics retailers.[11] Once inside, the shoppers often rush and grab, as many stores have a limited quantity of big draw or deeply discounted items.[13] Because of the shoulder-to-shoulder crowds, many choose to stay home and avoid the hectic shopping experience. The local media often cover the event, mentioning how early the shoppers began queueing up, providing video of shoppers standing in line and later leaving with their purchased items.[14]

The Boxing Day sales have the potential for customer stampedes, injuries and even fatalities.

Mi sembra un grande modo di concludere il Natale :D

Grazie del consiglio, ci penserò!

giovedì 29 ottobre 2009

Interrogativi notturni

Vorrei proprio sapere perchè l'inquilino del piano di sopra deve spostare mobili per trascinamento alle ore 2 e 04 di mattina.

giovedì 15 ottobre 2009

L'UdeM - parte prima

Cari amici, quale posto migliore per scrivere un post sull'università se non la biblioteca di arti e scienze? Colgo dunque l'occasione di fare ancora di più, ovvero scrivere su uno dei portatili che la biblioteca cede in prestito agli studenti (con utilizzo limitato all'interno dell'edificio, ma comunque mica male!), negli ultimi minuti di prestito che mi sono concessi.

I primi giorni qui tutto mi sembrava incredibilmente freddo, e grande. L'università é un campus che copre 3 fermate di metropolitana, situato per lo più su un fianco del Mont Royal,sull'altro lato c'é il centro città. Però, distanze di uffici a parte, una volta capito dove sono le cose é tutto molto facile e raggiungibile. La mia vita universitaria (come quella della maggior parte degli altri in scambio qui, per fortuna), negli edifici intorno alla Place Laurentienne, o semplicemente la piazza come la chiamiamo ormai io e Maria. Qui intorno ci sono i Padiglioni Jean-Brillant e Lionel-Groulx, dove ho le lezioni, nonché la biblioteca (in questo momento sto proprio guardando la piazza).I padiglioni sono per lo più collegati da passaggi interni "sotterranei" (proprio oggi ho scoperto il modo di andare in biblioteca senza morire di freddo) alcuni collegati anche direttamente alla metro. Le aule non sono gran che, poche finestre o piccole, non bene illuminate, insomma direi uno schifo, però sono compensate dai servizi agli studenti, tra i quali figurano diverse caffetterie/mense, la libreria, un negozio di computer, la copisteria, un bancomat, la biblioteca che se fosse riscaldata a sufficienza sarebbe perfetta (ci sono pesino salette chiuse per fare i lavori in gruppo o semplicemente fari i cavoli propri), un centro sportivo dotato di un proprio stadio (niente di paragonabile a quello della mcgill comunque, che ospita le partite di football delle squadre serie), un servizio di consultazione giuridica nel quale lavorano gli studenti di diritto, un sacco si associazioni studentesche che hanno proprie salette con divani, musica, microonde e atmosfera (antroplogia ha anche un proprio caffé nel quale andrò tra 10 minuti). E credo proprio che sia grazie a queste associazioni che l'uni funziona come funziona; ciò non vale purtroppo per l'associazione degli studenti internazionali che lascia un po' a desiderare quanto a efficienza (feste atroci e nient'altro, neanche una gita dall'altra parte del fiume - per fortuna siamo carichi e ci arrangiamo da soli). Per ora é tutto perché mi scade il prestito del pc! A breve la seconda parte del post!

Vorrei concludere ringraziando che più non si può la cara pipol forlivese che mi ha chiamato dalla casa del pueblo nel bel mezzo di una serata a base di spritz prima di andare all'oltremodo mentre io mi stavo annoiando con la traduzione giuridica! Vi amo infinitamente!

mercoledì 7 ottobre 2009

Confusione is in da house

Scrivo un po' stasera che è stata una giornata pessima, visto che: non mi sono svegliata come secondo i piani, arrivo in ritardo a pranzo, in biblioteca non combino gran che e quando arriva Romain proviamo a organizzare un viaggio che non è destino che si faccia (o perlomeno che io faccia), facendo ciò ci perdiamo fino alle 7 e mezza, dopodichè mi accompagna alla fermata della metro dove ho appuntamento con Maria e Rosana per andare al corso di danza indiana ma ovviamente ci sono 5 uscite alla suddetta fermata, ergo non le trovo e loro si avviano al corso, che io non so dove sia. Quindi me ne sono stata lì in giro per il campus una mezz'ora a sentirmi una cretina, a chiedere informazioni e a farmi commiserare dalla tipa dello sportello della palestra che ha cercato sul sito dell'uni l'aula del corso senza trovarla, quindi decido che me ne torno a casa, poi Maria mi chiama e mi chiede che fine ho fatto e mi fa sentire anche un po' in colpa nonchè un po' idiota ai suoi occhi credo. In tutto ciò alle orecchie del ciccio bastiano è arrivata la voce delle mie conquiste festivaliere, non so se sia bene o meno, comunque conto di evitare il più possibile tale soggetto prossimamente onde evitare prese a male.
A breve una nota sul festival, mi sembra più che dovuta!!! (Ma devo farne anche una sull'uni.)Spero il weekend sia portatore di relax e nullafacenza. Baci a tutti!!

domenica 27 settembre 2009

Le Français: histoire d'un combat

Gli ultimi avvenimenti mi hanno fatto perdere un po' il controllo della situazione, diciamo, col risultato che giovedì mattina avevo la prima verifica di francese (10% del voto finale) e non c'ero. Non c'ero! E neanche alla lezione della settimana prima perchè non trovavo l'aula. Che se ci fossi andata avrei saputo che c'era la verifica e non avrei saltato lezione per colpa del ciccio che voleva darmi scuse non richieste, ma l'avrei mandato al diavolo prima. Invece così doppia beffa! E adesso? Chissà, non so neanche cosa ha dato da studiare per giovedì. Non ho neanche il numero di qualcuno del corso! E questa prof antidiluviana non ha neanche l'email, ma si può? Quindi giovedì mi infilerò nel corso di soppiatto, e poi attaccherò bottone a qualcuno a caso durante la pausa. Non sarà facile perchè a questo corso mi sento sempre stupida visto che tirano fuori le minime eccezioni del dannato francese, ma tant'è. L'avrei dovuto drop, ecco cosa! Bene francofonia, il tuo odio nei miei confronti è ricambiato.

giovedì 24 settembre 2009

Che stress

la gente che fa tutto da sé: ti corteggia, ti prende, si spaventa (di non si sa cosa), impazzisce, vuole scusarsi e poi si mette a fare la merda di nuovo - senza che tu abbia chiesto niente.
Stiamo stabilendo un pattern quindi ditemi dove sbaglio.
Perchè finché chiedo esplicitamente un impegno è un conto, se ci siamo dati due baci e null'altro e questa è la reazione allora non capisco proprio.
Per spiegazioni più esplicite skype pipol!!!!!!Baci!!

giovedì 17 settembre 2009

Giornata di nullafacenza ma anche no

Ieri notte, dopo avere tentato di fare l'assistente photoshop a distanza per eveloide, credo di essermi addormentata che erano le 2. Stamattina, però, alle 7 in punto ero già sveglia e pimpante, ache se Charlotte aveva già occupato il bagno e quindi poi ho dovuto fare tutto di corsa, ma sono addirittura riuscita ad uscire di casa prima del solito. Nonostante mi becchi l'ora di punta e, visto che anche qui fanno la coda per il bus, mi tocchi prendere quello dopo, riesco lo stesso ad arrivare in orario e a farmi due chiacchiere per via con Erik il brasiliano. Ho un sacco di cose da fare oggi, e la cosa più superflua é, in effetti, andare a lezione (difficultés du français écrit, il corso dove non importa fare le domande alla prof, tanto lei va a leggere dalla grammatica). Ho infatti ricevuto una mail dal responsabile del festival PopMontréal (vedi link a destra) che chiede a me e ad altri due di fare un lavoretto all'ufficio oggi, specialmente se non ci scoccia biciclettare un po' in giro. Ovviamente avendo lezione la mattina ho scritto che potrei andare nel pomeriggio, caso vuole che non abbia trovato l'aula stamattina, proabilmente l'hanno cambiata ma io non avevo controllato. Ora sto dunque in aula computer ad aspettare che mi arrivi la risposta dopodiché mi precipiterò a casa (dove devo scrivere un CV e una lettera di presentazione, tra l'altro) o in biblioteca a fotocopiare la dispensa del corso sul romanzo italiano contemporaneo. Ah,no. Prima devo passare da un ufficio qualunque a chiedere un fantomatico timbro sul modulo per la richiesta della carta sconto studenti per bus e metro.

L'epopea della carte opus merita di essere raccontata. Suona un po' come "la ricerca del sacro graal" in effetti. La suddetta tessera (una sorta di oyster card locale - quella londinese, per intenderci) permette di spendere qualcosa come un quarto di quello che paga il resto del mondo per tutti i mezzi di trasporto, 30$ al mese per entrare e uscire dalla metro a mio piacimento. Ora invece ogni volta che faccio una fermata di metro o del bus pago 2 ,75$ . Facendo qualcosa come 14 tragitti settimanali, fate i vostri conti.
Per avere la suddetta tessera non basta però recarsi in una qualunque fermata della metro con una fototessera e la carta studenti come sarebbe logico, ma é stata ideata una macchina burocratica che nemmeno l'INPS , l'ERGO o l'università di Bristol per iscriversi ai corsi. Per fare la carta opus bisognava o andare ad un ufficio qui all'uni nei 3 giorni all'anno in cui la STM (Societé des Transports Montréalais) viene a fare le tessere per noi dell'UdeM (trattandosi di 60000 studenti capirete che si tratta di una missione impossibile a meno di non stare in coda tutta la giornata, ed erano già cominciati i corsi), oppure recarsi a un'apposito studio fotografico situato nella stazione del metro McGill, dove ovviamente vanno tutti gli studenti delle QUATTRO università e di tutte le scuole medie e superiori della città, e stare in fila sempre una giornata. Bisogna prima essere iscritti all'uni, chiaro, ed avere una prova di residenza qui (una bolletta di luce o telefono va bene). Dopodiché bisogna compilare un modulo di richiesta, online o sul posto, a cui si aggiunge un modulo chiamato "prova di frequentazione scolastica". Tale modulo viene fornito sul posto, al che uno si becca anche la beffa di avere fatto la domanda online e di andare lì solo per sentirsi dire "no, torni quando ha firmato questo modulo".
Trattasi appunto di un modulo su cui bisogna scrivere ulteriori dati sull'istituto di frequenza (già scritti sul modulo di richiesta) e farlo timbrare dall'istituto. Ora capite la beffa di andare in tali luoghi solo per prendere moduli da compilare quando ciò si poteva fare online come l'altro modulo? E soprattutto, perché online c'é solo uno dei due moduli necessari? Per qualche motivo preferisco pensare di non averlo trovato io perché sarebbe troppo assurdo. Ma soprattutto, perché se ho in mano una tessera magnetica dell'Université di Montréal con la mia foto e data di scadenza luglio 2010 hai bisogno di un timbro che posso andare a rubare da un ufficio? Ed ancora, perché non posso portare una fototessera già pronta che magari si snelliscono le code e i tempi di attesa? Perché non so se si é capito ma la foto te la fanno sul posto, come già per la carta dell'uni che però é stata una cosa velocissima. Troppi misteri, vado a farmi fare questo timbro prima di. Direi anche grazie alla vodafone che mi manda spam mentre aspetto una mail importante. Meno male che c'é il caro Jean-Daniel che stanotte mi scrive "non ci vediamo da troppo tempo quindi stasera vieni al party di filosofia". Cuore.

lunedì 7 settembre 2009

Difficultés du français (écrit ou oral, c'est pareil)

Aiuuuto! Settimana delirio e incomprensione linguistica, ho fatto la conoscenza del gruppo degli internazionali dell'udem ma cominciano a sorgere i primi problemi linguistici...
I francofoni (qui svizzeri e francesi) monopolizzano la conversazione, mi ci trovo molto bene singolarmente ma in gruppo finisco per tacere perchè non capisco troppo bene quello che dicono... ho anche forse capito che la regola d'oro a cui attenersi sarà non invaghirsi di tali individui ossia francofoni in generale perchè la situazione linguistica è di totale svantaggio, ovvero che in gruppo monopolizzano la conversazione e quindi noi poveri internazionali facciamo figure un po' barbine, del tipo oggi 10 persone che stanno in silenzio quando i francofoni non parlano tra di loro...c'è anche da dire che gli spagnoli tentano di imporre i loro ritmi di di vita sociale ma la gente è comunque tranquilla (non ho ancora visto feste particolarmente alcoliche o movimentate)e quindi non ci sono quei soggetti che aprono bocca solo per riempire il silenzio, o comunque gli unici che possono permettersi di farlo in qualunque momento sono solo i francofoni (mi ci sono messa anche io con discreto successo in momenti non di stanca).In più se usciamo tutto il tempo cosa abbiamo da raccontarci? E ovviamente quando uno è stanco non è così brillante, laddove la settimana scorsa invece me la sono cavata abbastanza bene...Il delirio linguistico continua con il fatto che sto facendo la spola tra gli exchange di mcgill e quelli del'udem, quindi parlo metà del tempo francese e metà del tempo inglese, il culmine ieri quando ho provato a riunire i due gruppi al barbecue che c'era sul Mont-Royal, col risultato che ok la giornata è stata carina ma io facevo switch continui tra le due lingue con risultati evidentemente diversi!
Detto ciò, facendo un rapido calcolo della gente che ho conosciuto direi che sono a una quarantina di conoscenze, tra cui i soggetti rilevanti sono i già citati Elise di Amsterdam e Mitch di Melbourne, proseguendo con Pedro e Rosana di Castellon, Romain di Poitier, Bastian francese ma non mi ricordo di dove, Jean-Daniel lo svizzero che ha cugini a Roma e mi fa un sacco di domande sulla società italiana, David tedesco di Mainz, Maria la veneta che però è un po' persa e sta settimana non siamo mai riuscite a beccarci.
Con Bastian sembrava in corso un vago flirtaggio che vista la situazione linguistica mi toglierò dalla testa perchè appunto la brillantezza ha un limite espressivo e in più sotto pressione non funziona troppo. Poi questo è già in un trio francofono che può farsi gli affari propri quindi svantaggio totale.
Il succo di questa settimana comunque è che come al solito nelle situazioni international i gruppi sono grandi ed è naturale che non si stia troppo a selezionare, però in situazioni di stanchezza è più difficile fingere interesse per i blateramenti di chicchessia :D
Comunque un sacco di conoscenze nuove e interessanti, vediamo a cosa portano!
Ho anche cominciato 3 dei 4 corsi a cui sono iscritta, due ("Il romanzo italiano contemporaneo" e "Difficultés du français écrit") sembrano interessanti e più o meno fattibili, uno invece (Langues juridique et administrative) l'ho già messo alla voce "possibile drop out". Sull'uni ci sarebbero un sacco di cose da dire quindi rimando alla prossima...au revoir pipol! tanti baci!

sabato 29 agosto 2009

Serata a La Petite Italie

Come avevo annunciato, giovedì sera Nicolas, il figlio di Sandra, padrona di casa italoamericana (di origine calabrese) di Mitch e Elise, ci ha portato a mangiare la pizza alla Petite Italie! La visita a questa parte merita a mio parere una nota a parte perchè è stato un po' surreale.
Dove abbiamo parcheggiato la macchina c'erano almeno due chiese, e un parco giochi per bambini con al centro il busto di Dante Alighieri. Eravamo, appunto, in Rue Dante. La zona, che ha anche una sua porta simbolica come quelle delle Chinatown, è ovviamente piena di caffè italiani, pizzerie e ristoranti. Niente di turistico, però. I negozi sono gestiti da italiani per italiani, con prodotti di marche italiane come quelle che possiamo trovare al mercato noi, importati o prodotti in Canada da aziende italiane (sapevate che la Santa Lucia ha una sede qui?). Giusto i ristoranti sono un'attimo turistici, e quello dove siamo andati non faceva eccezione.
Si chiama "Pizzeria Napoletana- depuis 1949" e all'interno a decorare i muri sono poster artistici su artisti e personaggi ua raga, quali Sophia Loren, Totò, Troisi e anche Maradona. Pizza buona, un po' troppo saporita, l'ambiente era il posto più rumoroso in cui sia mai stata. Le due tavolate che ci affiancavano erano occupate da famiglie di chiara discendenza italiana. Decisamente diverse quanto a abbigliamento e portamento, erano però il riflesso di certe immagini dell'Italia e degli Italiani che circolano in giro per il mondo. La prima sembrava uscita di casa dall'appartamento di sopra senza avere fatto il minimo sforzo di mettere un abbigliamento meno casalingo, ed era rumososa quanto un'intera scolaresca. La seconda famiglia era invece decisamente overdressed. Tutti completamente vestiti di nero, sembravano usciti dritti dritti dal Padrino, come ha detto Mitch. Dopo che entrambe le due famiglie se ne sono andate penso che il livello di rumore sia calato di quei 90 decibel (quanto un frullatore, per capirci). Ho anche notato che molti ordinavano cappuccino dopo il pasto, quindi non mi meraviglierò mai più delle abitudini caffeiniche dei tedeschi.
Pizzeria a parte, il buon Nicolas mi ha raccontato un po' di cose sulla comunità italiana qui. Avevo già notato in aeroporto che la gente parlava dialetto italiano misto a inglese o francese, e che i ragazzini erano stupiti dalla guida disinvolta dei loro coetanei in Italia. Nicolas mi ha raccontato che qui tutti i bambini italiani sono obbligati a frequentare 3 ore di scuola italiana il sabato e la domenica, per imparare l'italiano. Lui dice di riuscire a comprendere l'italiano ma non a esprimersi troppo bene, sua mamma parla solo dialetto invece. Mi raccontava anche che il su amico di origine libica (immigrati italiani e mediorientali/magrebini qua vanno a braccetto) l'ha invitato più volte ad andare con lui in Libia ma che non ci va perchè ha un po' paura, "also Italy is already a bit reckless for me"! Dopo la pizza siamo andati al "Caffè Italia", un bar abbastanza storico della comunità italiana di Montréal (c'è stato anche girato un film che mi procurerò a breve) dove vendono succhi santal e schiuma da barba proraso, con appesi al muro milioni di poster della Ferrari e di vecchie nazionali italiane, foto e articoli sui festeggiamenti per i mondiali dell'82 e una cartina dell'Italia di quelle vecchissime in rilievo che l'ultima volta che le ho viste ero alle elementari. Non ho controllato ma capace che Abruzzo e Molise fossero ancora una sola regione. Ho notato anche che in tutti i bar di Little Italy tra i dolciumi c'è sempre del panettone -già a fette, come pasta da colazione da mangiare col caffè. La serata si conclude dopo un paio di partite a biliardino e un gelato buonissimo fatto però da un francese.
Mi ha colpito questo pezzo di Italia all'estero, ma soprattutto vedere come, tra tanti che avrebbero potuto diventarlo, siano state certe tradizioni e certe passioni a diventare simboli dell'Italia nel mondo, e un punto di aggregazione per emigranti italiani che vengono da regioni diverse. Ma non solo, perchè, per quel poco che ho potuto vedere, da punto di incontro delle prime generazioni e simboli dell'Italia per gli stranieri, mi sembra siano diventati, per le seconde e terze generazioni un po' anche i caratteri essenziali della propria "italianità", rivisitati e corretti. A breve mi guarderò "Caffé Italia Montréal", il film di cui parlavo prima, e poi mi cercherò qualche autore italo-canadese per approfondire l'argomento.

giovedì 27 agosto 2009

Giornata relax

Giornata relax

Oggi sto qui in casa senza fare niente se non cucinare, leggere e badare ai gatti della coinqua, che sembrano già amarmi e quando vado a letto vengono a farmi le coccole. Fuori c'è un bel sole e sull'acero che c'è nel giardino dei vicini passeggiano gli scoiattoli. Non posso fare foto perchè non so dov'è il carica batterie (Evela, non avevo caricato la macchina fotografica da te vero? se no, vuol dire che l'ho lasciato a casa :-# me lo farò spedire).
Sto qui in casa perchè nei giorni scorsi ad andarmene in giro in bici con questo tempo incerto mi è venuto il mal di gola e la tosse (tra l'altro all' uni per paura dell'influenza suina ci sono distributori di disinfettante per mani a ogni angolo).
Domani pero è giorno di festa - primo party degli studenti internazionali- e voglio essere in forma.
L'unica cosa che farò oggi sarà andare a mangiare la pizza a la Petite Italie alla "Pizzeria Napoletana" dove dicono di fare le pizze "come a Napoli"; poi però nel menù c'è la pizza "Verona". Con me vengono Mitch, Elise, un'olandese di nome Rihanna -io che pensavo fosse un nome d'arte- e Nicolas, il figlio della padrona di casa italoamericana di Mitch e Elise.
Ieri giornata intera all'uni, dove martedì fuori da una conferenza ho approcciato una che avevo identificato come italiana e ho scoperto che è del Sid :D Si chiama Maria, è di Venezia - la saga dei veneti continua!
Ci sono anche altri 2 siddiani ma della specialistica, e non li ho ancora visti. Ieri mattina dunque io e Maria andiamo alla conferenza intitolata "Québec: histoire et identité" dove tra l'altro scopriamo che appena dall'altra parte del fiume qui a Montréal c'è una riserva indiana.
Poi al pomeriggio andiamo alla riunione informativa dove scopriamo che la maggior parte della gente che è qua è francese :S il primo che incontriamo però è Erik, un brasiliano mezzo cinese con origini anche italiane da qualche parte del suo albero genealogico, e poi al pub della Faecum (féderation des'associations étudiantes de l'université de montréal), dopo un po' che parliamo solo tra italiani fermo una tipa che scopro essere spagnola di Castellon e che conosce Melissa, la montrealese che Evela mi ha detto di contattare!La spagnola si chiama Rosana e con lei
c'è Pedro, sempre di Castellon. Mi invitano ad unirmi a loro per la serata in un pub del centro, dove conosco anche qualche tedesco/a e qualche francese. Le città francesi in scambio sono sempre le stesse,Bordeaux e Lione, tedeschi invece di Dusseldorf, Amburgo e Monaco.Insomma dai, serata carina! Ci rivediamo tutti venerdì per cocktail di benvenuto e party!
Vediamo come vanno le cose...

Ogni tanto mi vengono nostalgie di casa, di amici cari e ultimamente faccio sogni strani o perlomeno inopportuni, ma vabè. Le cose vanno relativamente veloci qui, escluso qualche momento di noia, e lunedì comincio già i corsi!
Queste due settimane sono passate veloci, ho già scoperto un un sacco di cose nuove su questo paese e ce ne sono ancora tante...
Ho in progetto una visita a Québec city con annesso giro in gommone tra le balene e la visita alla riserva indiana, e vediamo cos'altro spunta fuori. Ho voglia di vedere cosa c'è intorno a Montréal!
Concluderei maledicendo un po' il francese che mi fa sentire un'idiotaquando parlo!Spero di fare progressi a breve perchè mi sono iscritta trai volontari del festival Pop Montréal che si tiene a fine settembre, e non vorrei fare figure troppo barbine...

Mi rendo conto che con sei ore di fuso o più non è esattamente facile essere su skype agli stessi orari, però direi che dovrei riuscire a trovare qualcuno tra il mezzogiorno e le 18 locali, ovvero le 18 e la mezzanotte italiane, con gli australiani invece l'orario migliore abbiamo (io e Mitch) appurato che è quando qui è mattina o tarda sera....

Ciò detto mi congedo, baci miei cari!

domenica 23 agosto 2009

Aggiornamento e impressioni varie da Monte Reale

Aggiornamento e resoconto della prima settimana!

Annuncio: ho trovato casa!!!! Se volete l'indirizzo non avete che da chiedere, in ogni caso è una camera singola proprio carina, con la tv, l'armadio a muro, il letto matrimoniale e una parete arancione! La mia coinquilina è una ragazza penso di non più di 30 anni, che lavora per la tv, una specie di manager/agente. La casa è proprio carina, pulita, c'è il salotto dove posso usare il lettore dvd ma posso anche guardare i film dal computer sulla mia tv in camera!
In più c'è il giardino, lenzuola e coperte già pronte per me, e last but not least due gatti persiani bianchi :D
Di fronte casa ho un parco con piscina all'aperto gratuita (qualcuno ha mai visto qualcosa del genere?), due campi da baseball, scoiattoli e amenità varie, tra cui che d'inverno la piscina diventa una pista da pattinaggio sul ghiaccio!La zona è sempre quella dell'ostello, quindi sono a distanza percorribile a piedi da pub, disco, shopping carico..insomma venitemi a trovare :D
Seconda cosa, ho comprato una bicicletta!!Ciò grazie alla mitica Elise che ha trovato su internet l'annuncio di una garage sale di biciclette...nota enciclopedica: ogni sabato da maggio a settembre/ottobre (per via delle temperature) la gente fa un mercatino fuori dal proprio garage, dove si può svendere tutto quello che non si usa più per motivi vari, il genere di cose che si vedono nei Simpsons. Questa della bici era in un garage con una 30ina di bici usate e risistemate
un po' alla buona, io ne ne ho presa una blu, con una fantastico cambio old school, levetta metallica sotto il manubrio e 5 marce nella ruota posteriore, a 50$ senza tasse (mi scordo sempre di aggiungere le tasse quando compro qualcosa).
Tra ieri e oggi abbiamo biciclettato per Montréal, prossimo passo avere la medical insurance e magari il casco così mi sento più tranquilla, magari è ridicolo ma pazienza.
Parlando di assicurazioni, la mia coinquilina mi ha fatto notare la necessità di essere assicurati per varie cose qui, non solo per le cure sanitarie, ma mi ha chiesto di informarmi dai miei genitori se io abbia un'assicurazione sulla vita, un'assicurazione per il computer e un'assicurazione sulla responsabilità civile. Trattasi essa di un'assicurazione che ti copre, portando l'esempio che mi ha fatto lei, nel caso in cui camminando per strada tu pesti la coda del cane di qualcuno, o se rompi qualcosa che non è tuo. Non ne avevo mai sentito parlare prima, in pratica copre le spese per
le cause civili nel caso tu sia dal torto.
Ma sembra che le assicurazioni si vendano come il pane qui, anche comprando il lucchetto per la bici ho ricevuto un assicurazione: nel caso mi rubino la bici (con un lucchetto di ferro tipo quelli dei motorini, considerato assolutamente indispensabile da queste parti - sembra che il mercato nero delle bici sia piuttosto in salute) mi rimborsano fino a1500 $.
Comunque,dovrei riuscire ad andare all'uni in bici fino a fine ottobre, ci sono tratti ciclabili percorribili anche in inverno nel senso che li puliscono (ci sono strade riservate alle bici in alcune zone centrali),ma non credo che le temperature lo permetteranno.
Circolano opinioni contrastanti sull'inverno qui: alcuni dicono che non ce ne si accorge perchè basta avere un cappotto pesante/è tutto percorribile sottoterra, altri invece mi hanno descritto più realisticamente alcune situazioni che capiteranno. La più curiosa è che a -15 ti si congela il muco nel naso, e a un certo punto le ciglia si incolleranno. Tra gli accorgimenti più importanti da prendere per non congelare mi dicevano qui in ostello di controllare sempre su google maps a che ora passa il prossimo autobus (basta cliccare sulla fermata) in modo da uscire di casa all'ultimo e non aspettare fuori.
Tornando alla stagione attuale, è decisamente caldo, e umido. Di buono c'è che quando diventa troppo umido, comincia a piovere e quindi si torna a una temperatura accettabile. Di sera però si sta benissimo, e la zona qui intorno è fantastica, un sacco di localini, pub, la gente ama davvero godersi la città e il bel tempo. Oggi con Elise, Mitch e il suo attuale coinquilino, Munaf (tedesco-indiano di cittadinanza sudafricana cresciuto un po' ovunque), siamo andati al parco sul Mont Royal, il monte che sta proprio in mezzo alla città. In basso c'è un parco con un sacco di gente che suona percussioni varie - i famosi (da queste parti e sulle guide) Tam-tams du Mont-Royal, gente vestita con abiti medievali che combatte con spade e lance (finte, ma ci mettono dell'impegno), artisti circensi vari che camminano su corde sospese (c'è anche quella per i principianti, a 50 centimentri da terra), gruppi di studenti e giovini vari che fumano narghilé
e altro. Salendo c'è un cimitero non proprio monumentale, comunque quei tipici cimiteri anglosassoni che sembrano dei parchi e dove la gente va a fare jogging e tai-chi. Per arrivarci, dato che ci stavamo perdendo, abbiamo chiesto la strada a un signore che vagava in mezzo al bosco come noi, il quale ci svela molto tranquillamente dove avremmo potuto trovare un buco nella rete che circondava il cimitero. Per Montréal si può davvero girare senza guida, basta fermarsi a un incrocio che subito qualcuno verrà a chiedere dove devi andare. Non solo ti dicono come arrivarci, ma ti danno anche consigli vari sulla città, con esclamazione finale "Enjoy your stay in Montréal!"La gente qui è davvero rilassata e amichevole, tutti dispensano consigli e sorrisi, sembra che l'obiettivo comune sia rendersi la vita reciprocamente facile. Probabile che torni da qui viziata.
Ultima faccenda, il misto di provenzienze che c'è qui. Per me è soprattutto interessante vedere la comunità italiana.
Ne avevo già avuto un'assaggio in aeroporto, dove gli italo-americani mescolavano tranquillamente dialetto pugliese/calabrese/siciliano a inglese o francese. Era stato divertente sentirli raccontarsi a vicenda di come i ragazzini vadano come pazzi in motorino da queste parti,e che "a Montréal verrebbe subito la polizia". Caso vuole che la landlady di Mitch e Elisa sia di origini italiane, e che questa settimana ci offrirà una pizza a Little Italy, perchè "in quel ristorante c'è la vera pizza italiana". Poi però due minuti dopo si è lamentata del caldo dicendo "I'm a Canadian girl, this weather is too hot for me". Aggiungo che gli italiani di qui sono davvero riconoscibili, al che comincio a capire il perchè di certi stereotipi.
Non vedo l'ora di andare a mangiare questa pizza :D

Bene pipol, non è tutto ma ci risentiamo presto! Baci!

venerdì 21 agosto 2009

Perchè non mi si dia per morta!

Eccomiiii ci sono! Allora è ormai venerdi, é stata una settimana intensa quindi cerchero di essere sbrigativa!
Allora l'ostello figo, è come una casa in condivisione ma con più gente! Come qualcuno già sa grazie a Eveloide gazzetta, ho conosciuto Mitch, australiano di Melbourne che studia economia, e Elise di Amsterdam che studia medicina, due in scambio a MC Gill che cercavano casa come me! Io ho cominciato solo ieri a cercare quindi loro erano già praticamente sistemati, ma girando con loro ho dato una prima occhiata al mondo degli affitti montrealese, nonchè sono stata all'accomodation office di mcgill dove mi sono finta una loro studentessa e mi sono fatta dare la lista delle case e tutte le loro informazioni! La ricerca è andata bene perchè tra un'ora vado a parlare con una ragazza che ha una stanza da affittarmi nell'appartamento che lei ha in affitto, molro bello, lei lavora, zona fantastica a due passi dall'ostello...saremmo solo io e lei, un po' come il primo anno a forlish...affitto 312 euro al mese tutto incluso e non dovrei neanche comprare cose in + tipo coperte o simili...è québècoise quindi si parlerebbe francese...incrociate le dita per me!!
Qui l'ambiente è davvero internazionale, c'è veramente gente da ogni continente...fino a ieri avevo una compagna di stanza argentina che fa la traduttrice tra spagnolo e inglese!ieri invece è arrivata una coppia franco-tedesca (lei fra, lui deutsch) con bimbi bilingue+inglese, e il marito è cresciuto a Bologna quindi parla anche italiano, ovviamente io e anche Elise grande invidia!
Mitch l'australiano in questa conversazione multilingue europea osservava perplesso.
La città mi piace davvero tanto, è davvero europea come dicono, il clima di questo periodo forse aiuta anche. La gente è veramente rilassata e amichevole come dicono, se ti fermi a guardare il nome della strada si fermano in 4 per chiederti se ti sei perso! La zona qui intorno è proprio carina, con le casette con i terrazzini, un sacco di verde...postero' foto presto! L'uni è praticamente in un bosco sul monte :D la zona li intorno è solo residenziale quindi esclusa subito. Mercoledi con Elise e Mitch siamo andati a vedere vieux montreal e il porto, ho preso un gelato allo sciroppo d'acero (ci fanno tutto), siamo stati al centro commerciale (in realtà due attaccati da passaggi vari) e poi a prendere il contratto di Elise e a vedere la casa dove Mitch starà per due settimane prima di trasferirsi definitvamente. Ora in ostello siamo rimaste solo io e Elise, ci troviamo bene quindi spero riusciremo a fare cose insieme anche una volta iniziati i corsi, ma sarà un po' difficile visto che loro sono a Mc Gill.
Qui in ostello c'è tantissima gente che sta facendo dei viaggi pazzeschi con permessi di lavoro-vacanza (un sacco di ragazze da sole, anche molto giovani) o semplicemente in vacanza, e altri che abitano qui anche se lavorano. Ieri sera sono uscita con quelle che escono di + ovvero le italiane :D due ragazze di Milano anche loro in vacanza con cui sono andata al pub, la vita notturna sembra decisamente non mancare!
Per finire (e dare una parvenza di serietà al tutto), all'uni sono già iscritta, ho avuto quasi tutti i corsi che volevo...lunedi carta studenti e poi carta per metro e bus!
Il francese di qui è ancora sotto osservazione! A volte si capisce, a volte no... se ne riparlerà.
Per ora bon, sono stata anche troppo lunga!

Baci pipol!

domenica 16 agosto 2009

Bene, tra 24 ore sto atterrando (papirology is in da house -sottotitolo courtesy of Evela)

Mi venne richiesto un post pre-partenza da qualcuno e quindi ecco qua, anche dietro insulti di Eveloide. Quindi, riassumendo un po' tutto quello che mi è passato per la testa in questo mese a casa, ho un sacco di buoni propositi che come sappiamo dalle precedenti esperienze di scambio verranno bellamente accantonati una volta toccata con mano la realtà locale, ma che non fa mai male mettere per iscritto da qualche parte.
Prima cosa, check out il corso di hockey for beginners :D Se sono tutti uomini grossi e quindi situazione ad alto rischio rottura di denti, anche no. Se invece ci fosse un gruppetto misto maschi-femmine di studenti internazionali pivelli come me potrebbe essere una cosa carina!
Seconda cosa, la casa: francofoni a me, ma anche un coinquilino anglofono con il quale fuggire dalla francofonia ogni tanto non sarebbe male. Poi che sia calda, luminosa, con la tivvù e friendly anche ad amici e cenette!
Terza cosa, oggi stavo pensando che è bene che mi metta in testa che vado anche per studiare, anche se sono preparata al fallimento totale erasmus style.
Quarta cosa, accogliere il proposito precedente ma non fino al punto di dimenticare la cosa fondamentale ovvero addentrarsi nella exchange scene e esplorare Québec e Usa circostanti!

Mete da vedere: Toronto, Niagara falls, Hudson bay, New England!

Quinta cosa:procurarsi work experience aggratis ai festival di Montréal, che sembra ne abbondi!

Detto ciò, ho il "visto", ossia una ridicola lettera che potevo ben scrivere io col blocco note, e che servirà in eaeroporto per farsi consegnare il visto vero. Ho anche il programma degli eventi per la settimana del 24-28 Agosto, il quale include conferenze su storia, vita e cultura québécoises, film tipici (tra cui quello suggeritomi dalla prof a cui ho chiesto la tesi), serata al pub e, serata finale, cockatil di benvenuto e party al club LaBoom!

Vado a dormire che domattina alle 10 e mezza Eveloide e famiglia mi accompagneranno in quel di Fiumicino! Parto intorno alle 3, arrivo che qui è mezzanotte e mezza, giusto per la cronaca.

Bye pipol!A prestoooooo

venerdì 26 giugno 2009

L'inizio del racconto

"Ehi, ciao, sei tornata! Cosa fai di bello? Sei sempre in giro... adesso stai a casa per un po'?"
La frase tipica è più o meno questa.

Poi ci sono quelli un minimo informati dei fatti che mi risparmiano un po' di spiegazioni: "Tuo papà/tua mamma/tua sorella mi ha detto che vai in Canada...e quanto stai via?"

Il racconto comincia sempre così, con me che incontro cugini, vicini di casa, parenti vari, conoscenti, amici o amici di amici e che non so a che punto sono rimasti. Capita anche con le persone meno sospette, quelli che in teoria dovrei avere informato prima di tutti: "Oh ma ad agosto allora andiamo/facciamo..." Per farla breve, non ho idea di chi sia al corrente o meno del fatto che ho vinto una borsa di studio per un anno accademico all'Université de Montréal (che da qui in poi chiamero UdeM, per comodità) e che quindi passerò quasi 9 mesi in Québec, Canada.

Ora che ho anche un biglietto aereo di sola andata Roma Fiumicino- Montréal, è ufficiale:
partenza il 17/08 alle ore 15.15.

Il racconto prosegue!!!