martedì 24 novembre 2009

Classifica delle città canadesi viste fin'ora

1. Montréal...per i mille motivi che ho già espresso via molteplici mezzi di comunicazione...è la città più autentica, grazie a tutte le comunità che la abitano, grazie alla creatività che la anima e alla cultura che è viva, nella difesa fiera della francofonia come nell'apertura all'inglese, nei festival a ripetizione, nei tanti teatri con produzioni originali, nei tantissimi gruppi emergenti, nella cultura del buon cibo, nel suo godersi al massimo l'estate all'aperto e nel sapere sfruttare a pieno l'inverno...riporto dal catalogo di M for Montreal (festival dove ho lavorato la settimana scorsa):
"Residents are cooped up indoors for six months a year, an annual pause that stimulates creativity and infuses local with a tremendous rush of adrenaline that is impossible to ignore once spring finally hits." Aggiungiamo a tutto questo una Little Italy degna di questo nome, dove un giorno entrerò in pasticceria e morirò lì, ed il quadro è completo.

2. Toronto...anglofonia palpabile, downtown figa, vita notturna, tanti quartieri diversi ( a parte little italy, che ancora mi chiedo se non l'abbiamo trovata noi o se fosse davvero così misera), lake Ontario,parchi e musei...last but not least il paesaggio dell'Ontario che si attraversa per raggiungerla è bellissimo.

3. Québec... pro: buon cibo, atmosfera da parigi/impero austroungarico, localini carini, un sacco di arte, begli edifici. contro: la fintaggine di certi edifici quali il bellissimo Chateau Frontenac, che doveva essere la residenza dei governatori ed è un albergo/mall stralussuoso con all'entrata un negozio di souvenir di fianco ai lampadari di cristallo e i quadri, costruito nell'800 sulle rovine di 4 o 5 residenze costruite a partire dal '600 e tutte crollate, il piano terra pullulante di giapponesi fotocameramuniti.

4. Ottawa... Ok, era il giorno del ringraziamento (12 ottobre in Canada) e probabilmente tutti erano in casa a mangiare tacchino. Ma la CAPITALE del Canada era comunque deserta, i negozi chiusi (tranne uno Starbucks e un Second Cup - la versione canadese - che si fronteggiavano ai lati opposti di una strada); abbiamo mangiato un hot-dog da un ambulante di fronte al Parlamento del Canada. Non si è capito se ci abiti qualcuno perchè tutti, tutti gli edifici avevano la scritta "Canada" con relativa foglia d'acero, ergo la maggior parte erano edifici governativi. Non è una brutta città, ma l'impressione generale è stata di noia profonda, confermata poi da un'altra volontaria di M for Montreal che ci ha studiato per un po' e poi ha scelto di finire gli studi a Montréal.

prossimamente: Chicca crosses the U.S. border! Boston e New England

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